L’esperienza all’estero di Umberto Barzan
Salve a tutti,
Mi chiamo Umberto, ho 30 anni, e sono qui per raccontarvi un po’ del mio percorso, fatto di viaggi, cambiamenti e nuove scoperte.
Fin da giovane ho cercato di fare esperienze diverse, sia in Italia che all’estero. Dopo il diploma tecnico in meccanica, ho iniziato a lavorare in vari settori, dai ristoranti, alle aziende, alle officine. Ho sempre cercato di viaggiare il più possibile, tra le mete principali Australia e Sud America, dove ho vissuto e lavorato a stretto contatto con persone di culture diverse, imparando ad adattarmi, ad ascoltare e a cavarmela in ogni situazione. Sono esperienze che mi hanno fatto crescere molto, sia a livello umano che professionale.
In Sud America ho viaggiato a lungo, partendo da Buenos Aires e attraversando tutta l’Argentina, il Cile, la Bolivia e il Perù. È stato un viaggio fatto anche a piedi, in bus, in barca e in mille altri modi. Ho attraversato deserti sconfinati, scalato le Ande e altre montagne ad alta quota, visto ghiacciai imponenti e, quando ero a Ushuaia, ho potuto osservare da lontano la regione del Polo Sud. Ho avuto la fortuna di avvistare balene lungo la costa, e poi scimmie, farfalle giganti, bradipi, tucani e tanti altri animali. L’idea era quella di arrivare fino in Messico, ma entrando in Perù è scoppiata la pandemia.

Sono rimasto per un lungo periodo a vivere nell’Amazzonia profonda, un’esperienza unica che mi ha messo in contatto con una realtà completamente diversa. Col tempo, continuando a scoprire luoghi, persone e culture, mi sono innamorato del Sud America: del suo calore umano, dell’energia delle sue comunità, della spontaneità e della forza con cui si affronta la vita. Ho conosciuto persone straordinarie che porto ancora nel cuore.
Anche l’Australia ha rappresentato una parte importante del mio percorso. Lì ho alternato momenti di viaggio a periodi di lavoro. Ho vissuto sia la parte più urbana e moderna del paese, con metropoli piene di vita, attrazioni culturali, negozi aperti 24 ore su 24 e un ritmo sempre acceso, sia quella più rurale, fatta di spazi immensi, distese di terra rossa e fattorie isolate. In una di queste farm, condividevo casa con un cucciolo di canguro che avevamo trovato una sera nel bosco. Ho vissuto in mezzo ai campi, ma anche vicino alle spiagge infinite dell’oceano, dove la natura ti fa sentire piccolo e libero allo stesso tempo. Anche in Australia ho incontrato persone speciali, provenienti da ogni parte del mondo, con cui ho condiviso pezzi di vita e momenti intensi.

Dopo anni vissuti così, sempre in movimento, ho sentito il bisogno di dare una direzione più chiara e solida al mio percorso. Una decisione maturata con il tempo, che mi ha portato a riprendere gli studi e, pochi mesi fa, a conseguire una laurea triennale in ambito umanistico. Durante il percorso, ho deciso di dedicare la mia tesi all’intelligenza artificiale applicata al settore dell’educazione. È stato un passaggio importante, perché ha rappresentato il primo momento in cui mi sono avvicinato in modo concreto e consapevole a questo mondo. Osservando come la tecnologia stesse diventando sempre più centrale in ogni settore, ho capito che volevo farne parte.

Quando ho scoperto il corso ITS della sede di Amaro in IoT e intelligenza artificiale, ho avuto la sensazione che fosse esattamente ciò che cercavo: un’opportunità concreta per crescere, imparare e costruire qualcosa che abbia valore. Ho scelto questo percorso perché unisce competenze tecniche, applicazioni pratiche e sbocchi professionali tangibili. Sto finalmente mettendo insieme i pezzi del mio cammino, riconoscendo una direzione che sento mia.
Guardandomi indietro, mi rendo conto di quanto ogni esperienza mi abbia portato fin qui. Oggi sento di essere in un momento in cui posso davvero costruire qualcosa di solido, facendo tesoro del passato ma con lo sguardo rivolto a ciò che viene dopo. Una fase nuova, più consapevole, in cui la motivazione nasce dalla voglia di trasformare ciò che so e ciò che sono in qualcosa di concreto e duraturo.
Grazie,
Umberto