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La mia esperienza di 110 e lode

Diplomarmi con 110 e lode all’Esame di Stato ITS è stato un insieme di emozioni fortissime, oltre a rappresentare la conclusione di un percorso intenso e meraviglioso, ricco di sfide, momenti difficili, ma anche di tanta gioia e divertimento.
Due anni in cui ho studiato teoria e pratica, sostenuto esami, lavorato su progetti concreti in azienda, affrontato momenti di blocco e altri di entusiasmo, fino ad arrivare al giorno dell’Esame di Stato con un bagaglio ricco di conoscenze ed emozioni.

 

Durante la settimana che ha preceduto le prove finali, però, io e la mia classe ci siamo organizzati in modo collaborativo: abbiamo unito i nostri appunti, condiviso materiali e io stessa ho creato dei quiz con l’aiuto dell’IA, raccogliendo tutto ciò che ognuno aveva diffuso per facilitare il ripasso collettivo. È stato un momento in cui ci siamo sentiti una squadra, davvero uniti nell’aiutarci a vicenda.

 

L’azienda dove ho svolto lo stage per entrambi gli anni è stata una vera fortuna: poter lavorare su progetti reali e affrontare problemi concreti mi ha aperto la mente, permettendomi di imparare tecnologie nuove che a lezione non avevamo mai trattato. È stato lì che è nata l’idea della mia tesi, scegliendo proprio il progetto che mi aveva colpito di più: una bella sfida che mi ha fatto crescere e mi ha permesso di sviluppare nuove abilità.

Ripensando a me stessa due anni fa, quando non ero nemmeno sicura che l’informatica potesse piacermi, sorrido. Mai avrei immaginato di raggiungere un obiettivo così alto. Per questo motivo ho deciso di unire l’aspetto tecnico della tesi al lato più personale del mio percorso formativo: provenendo da un istituto enogastronomico, arrivare a realizzare una tesi in ambito informatico e conseguire il 110 e lode è stata per me una grande rivincita, quasi incredibile.

 

Durante tutto il mio biennio in ITS non sono mancati i momenti di difficoltà: all’inizio era tutto nuovo e avevo la sensazione di essere fuori posto. Altri periodi complicati sono arrivati in seguito, quando mancava la motivazione per affrontare certi argomenti. Anche la settimana prima dell’esame è stata particolarmente stressante: uno studio quasi matto, a volte disperato, come se tutto quello che avevo studiato fosse improvvisamente sparito. In quei momenti, l’unico modo per superare il blocco era fermarmi, distrarmi, anche solo guardando una puntata di una serie tv, per poi riprendere lo studio con più tranquillità.

Non posso non ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine durante questo periodo: i tutor dell’azienda, sempre pronti a guidarci, e i docenti dell’ITS, che non si sono limitati a insegnarci nozioni, ma ci hanno dato strumenti concreti per affrontare le sfide future. E poi lo staff amministrativo, che dietro le quinte ha fatto un lavoro enorme per far funzionare tutto, dalle lezioni agli stage: senza di loro sarebbe stato tutto molto più complicato.

 

Durante i giorni d’esame le emozioni erano tante e tutte insieme: ansia, agitazione, ma anche una profonda consapevolezza. Appena ho cominciato a leggere i test, ho capito che erano costruiti per valorizzare ciò che avevamo realmente appreso in questi due anni. È stato un sollievo rendermi conto di essere davvero preparata.

Mi rimarrà impresso per sempre il momento in cui la commissione ha proclamato i voti finali della mia classe. L’attesa è stata snervante e quei pochi secondi di silenzio tra il mio cognome e la valutazione mi sono sembrati un’eternità. Poi ho sentito: “110… con lode”. In quel momento tutte le fatiche si sono trasformate in soddisfazione, sollievo e una gioia difficile da descrivere.

 

A chi affronterà questo percorso l’anno prossimo, posso solo dire: vivete pienamente ogni secondo. Imparate, assorbite tutto quello che i docenti hanno da offrirvi, perché ogni singola nozione vi tornerà utile. Ma soprattutto fate gruppo, collaborate, create legami: una classe unita fa davvero la differenza.

 

Per l’esame finale: studiate e ripassate, ma non lasciatevi travolgere dall’ansia e dall’agitazione, perché sono quelle che vi fanno scivolare. I test sono pensati per valorizzare ciò che avete imparato, non per mettervi i bastoni tra le ruote. Affrontate lo studio con impegno, ma ricordatevi anche di godervi quegli ultimi giorni: sono il modo perfetto per chiudere in bellezza un percorso che resterà per sempre con voi.

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